Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Sono ormai tanti gli anni che ci vedono impegnati nel nostro quartiere, insieme alla cittadinanza, agli esercenti, alle parrocchie, alle comunità straniere e alle associazioni di volontariato, ad affrontare una delle problematiche più dannose che mortificano tante persone e tante moderne città italiane: l’utilizzo e la vendita illegale delle droghe.
Mentre sono troppi i governi che giocano solo alla guerra atomica e che sopravvivono con questa anziché costruire la pace tra i loro popoli, noi localmente siamo a misurarci con le conseguenze di un modo di vivere globalizzato, privo di rispetto reciproco e di integrazione che si esprime solitamente con dinamiche di sottomissione, con minacce, molestie, stalking fino alle violenze verbali e fisiche. Non nascondiamo la nostra preoccupazione per le conseguenze che le nuove sostanze stupefacenti porteranno per i giovanissimi e per la società, tanto che ci impegniamo quotidianamente nel quartiere per recuperare alla
criminalità luoghi storici, spazi sociali e persone con il metodo democratico della collaborazione istituzionale, allontanando coloro che agendo nell’indifferenza di valori e senza alcuna pietà verso il loro prossimo, ottengono facili consensi e smisurati guadagni ai danni di altri esseri umani. Un nostro obiettivo politico è infatti confrontarci con i rappresentanti di altri legittimi interessi ed agire per il recupero urbanistico del nostro
quartiere come le piazze, i parchi, i centri commerciali naturali al fine di renderli più sicuri e maggiormente fruibili alle giovani generazioni ed alla cittadinanza.
Nonostante i qualificati interventi culturali messi in campo dal pubblico e dai privati per ricreare la vivibilità del rione e della piazza G. Garibaldi, prevale lo stereotipo del quartiere pericoloso da evitare, deludendo ogni aspettativa anche da parte di chi lo stima. Ciò anche perché, così come per la gran parte del quartiere Pontino San Marco, sono ancora molte le opere di riqualificazione da realizzare a breve ed a lungo termine che abbiamo segnalato all’amministrazione ed agli assessori competenti nei modi e nei tempi adeguati, anche con documenti e sopralluoghi: marciapiedi con numerose buche e avvallamenti nelle strade principali e secondarie; illuminazione pubblica da migliorare; riorganizzazione della sosta e della mobilità sostenibile in alcune parti critiche del quartiere; caditoie di raccolta acque piovane occluse dai detriti da pulire, riqualificazioni di aree pubbliche e private da terminare o da iniziare, valorizzazione turistica e salvaguardia degli scali e degli scalandroni storici con percorsi nel quartiere sul Fosso Reale, restauro e valorizzazione dei beni storici
ecc…ecc… Questi sono solo alcuni degli aspetti interconnessi tra loro che se sviluppati insieme alla urgente e non più rinviabile necessità di riorganizzare il contesto commerciale e sociale della piazza G. Garibaldi possono contribuire alla creazione di condizioni favorevoli per rilanciare Livorno nella Toscana e nel Mondo, basandosi sulla nuova visione programmatica e strutturale della città che è stata sostenuta politicamente anche dai nostri iscritti ed elettori alle amministrative del’8 e 9 giugno 2024.
Con rinnovata fiducia nell’amministrazione e nell’operato del Security Manager è già possibile oggi intraprendere un ulteriore processo di crescita per tutte quelle realtà democratiche che, operando nel quartiere, credono nella coprogettualità su Garibaldi per sperimentare il rilancio e la valorizza zione di una delle zone paesaggistiche più belle e accoglienti della città, già caratterizzata da importanti e significativi eventi culturali
gratuiti come la gara remiera Coppa Ilio “Dario” Barontini, le rievocazioni storiche risorgimentali della Difesa di Livorno del 1849, lo spettacolo artistico “Garibaldissima”. Risoluti dall’esperienza e dal bagaglio socio-politico-culturale di natura progressista che ha determinato il nostro radicamento nel quartiere, dall’ottocento fino ai giorni nostri, chiediamo perciò all’amministrazione comunale di indicare tempi certi per:
- la rimozione delle baracchine inutilizzate in piazza Garibaldi, come previsto dalla Mozione Garibaldi con delibera n° 134 del 19/06/2023;
- la perimetrazione dell’area di interesse comunale ai sensi dell’articolo 110 della Legge regionale 23 novembre 2018, n. 62 riguardante il Codice del Commercio;
- l’istituzione del Vigile Urbano di Quartiere San Marco Pontino;
- la realizzazione di un nuovo censimento della popolazione residente nelle abitazioni del quartiere, in particolar modo nei rioni Garibaldi e Pontino.
Chiediamo inoltre che il Servizio Sociale comunale e sanitario intervenga immediatamente per la presa in carico di coloro che, non avendo alcuna propria sussistenza, dimorano all’interno della piazza Garibaldi con conseguenti ripercussioni negative su una situazione di convivenza civica già notevolmente compromessa, sperando nella riduzione o meglio ancora nella risoluzione dei disagi esistenziali delle persone coinvolte.
Abbiamo infine recepito positivamente l’azione di controllo intrapresa recentemente dal COSP e fiduciosi come sempre nell’operato democratico della Prefettura e della Questura di Livorno, invitiamo gli organi di sicurezza a proseguire con la continua sorveglianza del territorio e con l’ascolto della cittadinanza, adeguando di volta in volta gli interventi alle reali necessità. Noi continueremo senza rassegnazione ad occuparci dello stato di salute e del benessere del nostro quartiere, con l’umiltà di coloro che sanno di essere dalla parte giusta della barricata. Esponendo pubblicamente le nostre convinzioni e stimolando la compartecipazione del quartiere alle scelte che riguardano il nostro territorio, siamo
convinti che non lasceremo prevalere la superficialità, il pregiudizio, la disorganizzazione e l’odio fine a se stessi che invece provocano solamente caos e disordine per giustificare la repressione come unico mezzo di risoluzione dei conflitti sociali. Crediamo piuttosto che siano la capacità di dialogare e di confrontarsi sulle opinioni a costruire l’appropriato cambiamento nel rispetto dei fondamentali principi costituzionali.
Così la lettera aperta a firma della segretaria Silvia Ghelardi.
(27 novembre 2024)
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