La Raffineria ENI di Livorno – Collesalvetti ha un Piano di Emergenza Esterno aggiornato e praticato secondo gli obblighi di legge? Il Piano di Emergenza Esterno rivolto alla popolazione è uno dei pilastri della normativa sulla prevenzione e gestione del rischio negli impianti a rischio di incidente rilevante come la Raffineria ENI di Livorno.
Per legge (D.lgs.105/2015) deve essere redatto e approvato dal Prefetto dopo la consultazione della popolazione (ART.21 del D.lgs.105/2015), anch’esso passaggio obbligatorio con pubblicazione sul sito della Prefettura della bozza di piano e 30 gg per ricevere le osservazioni del pubblico.
Abbiamo cercato a lungo sul sito della Prefettura di Livorno senza trovare alcun riferimento, anche indiretto, al Piano di Emergenza Esterno della raffineria ENI (in realtà manca ogni riferimento a tutti i numerosi impianti industriali a rischio di incidente rilevante della Provincia). Sul sito del Comune di Collesalvetti si fa invece riferimento all’esistenza di un Piano di Emergenza Esterno della Raffineria ENI aggiornato nel 2017. Quindi sarebbe scaduto da quattro anni. E dire che lo stesso Comune nel sito ricorda che l’aggiornamento deve essere fatto ogni 3 anni [sic] come inequivocabilmente previsto dall’art.21 del decreto al comma 6. Inoltre per la consultazione del piano scaduto si chiede ai cittadini, in maniera a nostro avviso tragicomica, di prendere appuntamento in prefettura…una meravigliosa indicazione in caso di emergenza dove i cittadini devono essere immediatamente consapevoli di come comportarsi seguendo appunto le indicazioni del Piano.
Il Piano dovrebbe essere quindi non solo aggiornato ma continuamente praticato tramite esercitazioni con il coinvolgimento della popolazione. L’ultima sarebbe avvenuta, secondo il sito del comune, nel 2018. Davanti a questa situazione come si può definire il comunicato del Prefetto di Livorno sulla strage di Calenzano in cui in maniera roboante e retorica si sostiene che la sicurezza deve venire prima di tutto?
(12 dicembre 2024)
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