di Redazione Toscana
E’ arrivata al porto di Marina di Carrara la nave Geo Barentes della ong Medici Senza Frontiere con a bordo 249 migranti, di cui 80 minori (63 maschi e 17 femmine). Gli adulti sono 169 (139 uomini e 30 donne, di cui una incinta). Arrivano dalla Siria, dallo Yemen, dall’Eritrea, dal Bangladesh, Marocco. E’ l’undicesimo sbarco a Carrara. Ad accogliere in porto i profughi stremati per la Regione Toscana c’era l’assessora alla protezione civile Monia Monni e l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli.
“Mentre la presidente Meloni fa l’ennesima inutile passerella, questa volta in Egitto – ha detto l’assessora Monni -, e fa accordi con l’ennesimo Paese non democratico, che non rispetta i diritti umani e copre gli assassini e torturatori di Giulio Regeni, la politica della presidente del Consiglio dimostra la sua inefficacia anche qui, al porto di Carrara dove oggi accogliamo 249 persone; tanti sono bimbi sotto i 3 anni di vita che portano addosso i segni delle torture, ci sono donne incinta. La situazione – sottolinea con forza Monni – è insostenibile. Il Governo fa finta di gestire i flussi a livello europeo, ma non riesce a gestirli nel nostro Paese. La maggior parte delle persone sono state fatte sbarcare a Carrara dopo un viaggio lunghissimo e, come pacchi, saranno mandati nel sud Italia, senza una regia, senza un pensiero di fondo. Il Governo continua a dare soldi ai dittatori, questa volta portiamo in dono ad Al-Sisi 8 miliardi di euro, invece di investirli in un’accoglienza migliore per un mare nostrum che salvi le persone. Tutto questo invece di battere i pugni in Europa per dire che le regole vanno cambiate. Chi arriva in Europa è in Europa, non si scaricano i flussi soltanto sui paesi di approdo, perché è evidente che il paese di approdo non ce la fa”.
“Ci risiamo – ha aggiunto l’assessora Serena Spinelli -. Oggi sono 249 le persone, uomini, donne, minori, bambini e bambine ad arrivare a Marina di Carrara, molti dei quali in pessime condizioni. Ancora una volta la loro sofferenza è stata inutilmente prolungata di cinque giorni di navigazione, così come ad essere penalizzata e limitata è l’azione di salvataggio delle ONG, in questo caso della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere. Quasi tutte le persone, peraltro, saranno destinati a centri di accoglienza nelle regioni del sud, a centinaia di chilometri da Marina di Carrara. La Regione Toscana è qui, insieme ai suoi servizi sociali e sanitari e ai volontari, per collaborare con la Prefettura e per accogliere con umanità chi arriva dopo aver rischiato di morire in mare. Ma al Governo ribadiamo che questa barbarie deve finire”.
(20 marzo 2024)
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